Game Pass: Microsoft valuta nuovi tier per il suo servizio in abbonamento

di Gabriele Congiu

A qualche giorno dall’annuncio degli aumenti che hanno coinvolto il Game Pass, torniamo a parlare di come potrebbe cambiare l’offerta proposta dal servizio in abbonamento di casa Microsoft. Sì perché, sebbene i nuovi tier siano abbastanza centrati su diverse categorie di pubblico, è tuttavia evidente come il Game Pass non sia ancora in grado di rivolgersi pienamente agli utenti che non sono ancora abbonati al servizio, specialmente a quelli che possono fare del cloud la loro unica porta d’accesso al mondo Xbox.

D’altronde è Microsoft stessa a spingere in questa direzione – basta guardare alla recente collaborazione con Amazon -, quindi è abbastanza curioso che la casa di Redmond non abbia già proposto una variante del Game Pass pensata solo per questi utenti, ai quali non interessano tutti i perk legati al mondo fisico, ma che cercano solo un abbonamento per poter fruire della componente cloud del servizio. Sembra però che Microsoft stia lavorando proprio in queste direzione, almeno stando a quanto riportato da Jez Corden nel suo lungo editoriale pubblicato su Windows Central (link in Fonte).

Un piano Game Pass cloud only

Con la sempre più ampia diffusione di nuovi metodi d’accesso al Game Pass, pare che Microsoft stia seriamente lavorando all’implementazione di una sorta di tier Game Pass Cloud, il quale dovrebbe offrire due diverse opzioni d’accesso ai giochi Xbox. La prima è quella più classica e riguarda l’adozione della tecnologia Xbox Cloud Gaming all’interno del piano, in modo da poter fruire dell’ampia libreria di giochi inclusa nell’abbonamento senza disporre di hardware in locale, un po’ come avviene già nel piano Ultimate.

La seconda opzione, invece, punterebbe a far fruttare anche gli acquisti effettuati sullo Store Xbox, dal momento che permetterebbe di eseguire in cloud anche i titoli non presenti nel servizio, ma che sono stati regolarmente acquistati in versione digitale. Questo dovrebbe quindi permettere agli utenti cloud di non avere limitazioni per quanto riguarda il potenziale accesso alla libreria Xbox, dal momento che gli sarebbe possibile eseguire qualsiasi titolo presente sullo store.

In questo modo è chiaro che il recente slogan non serve una Xbox per giocare su Xbox possa concretizzarsi senza troppi problemi, rendendo le console di casa Microsoft non più il punto di riferimento dell’offerta videoludica di Redmond, ma solo uno dei tanti punti d’accesso al catalogo.

Microsoft pensa anche alle famiglie

Tra le altre novità emerse dal resoconto di Corden torna a palesarsi un altro tier ormai dato per scomparso, ma già esplorato in passato da Microsoft. Parliamo del piano famiglia, il quale potrebbe permettere di condividere il proprio account con amici e parenti, sino ad un massimo di 5 partecipanti. In passato ci sono stati diversi esperimenti in questa direzione, tra cui un piano famiglia da circa 25 dollari al mese, in grado di offrire tutti i perk di Game Pass Ultimate e la possibilità di condividerlo con i già citati 5 partecipanti.

Questa cifra appare sin troppo conveniente, specialmente alla luce dei recenti aumenti, quindi è improbabile che Microsoft continui a perseguire un prezzo simile per un abbonamento così vantaggioso, tuttavia pare che l’azienda stia lavorando seriamente anche sotto questo fronte, in modo da poter presentare la sua offerta ufficiale in tempi tutto sommato brevi.

Sembra invece essere del tutto scomparsa la chiacchierata versione di Game Pass con pubblicità, aspetto che non sembra interessare particolarmente né Microsoft né gli utenti, quindi non ci aspettiamo novità in tal senso. Ora non ci resta che attendere ulteriori dettagli ufficiali, ma la strada sembra ormai tracciata.

Fonte