Cyberpunk 2077: il sequel sarà ancora più distopico

di Marco Polli

CD Projekt RED, lo studio polacco dietro il successo di Cyberpunk 2077, ha preso una decisione strategica e significativa per il futuro del franchise: il team di sviluppo per il sequel, noto con il nome in codice Cyberpunk Orion, è stato trasferito negli Stati Uniti d’America. Questa scelta non è stata dettata dal caso, ma rappresenta una volontà chiara di immergersi e comprendere più a fondo la realtà americana, per offrire una narrazione più autentica e cruda nel prossimo capitolo della serie.

Le dichiarazioni

Durante un recente episodio del Podcast AnsweRED, Pawel Sasko, associate game director di Cyberpunk Orion, ha discusso apertamente della decisione di spostare il team negli USA e delle motivazioni che ne stanno alla base. “Mi accorgo che in alcuni ambiti non ci siamo spinti abbastanza oltre,” ha dichiarato Sasko, riflettendo su Cyberpunk 2077. “Ad esempio, la crisi dei senzatetto: penso che non abbiamo gestito la cosa nel modo giusto. Pensavamo di essere distopici, ma abbiamo solo sfiorato la superficie.”

La nuova ambientazione del team a Boston ha offerto agli sviluppatori una prospettiva più diretta e reale dei problemi che affliggono la società americana. Sasko ha spiegato che vivere negli Stati Uniti ha fornito una comprensione più concreta della diffusione e della gravità di queste problematiche. “Abbiamo pensato, ‘Oh sì, siamo edgy’ con tutta questa roba’. Ma io dico che ‘a volte è più edgy la strada che percorro ogni mattina per arrivare in stazione,'” ha detto, sottolineando come le realtà quotidiane negli USA possano essere sorprendentemente più dure rispetto a quelle rappresentate nel gioco.

Dan Hernberg, produttore esecutivo del sequel, ha aggiunto un aneddoto significativo che mette in evidenza quanto il team abbia sottovalutato certi aspetti nel primo gioco. Ha scherzato sul fatto che in Cyberpunk 2077 c’era “un senzatetto in una tenda da qualche parte,” e il team pensava che fosse sufficiente per rappresentare la crisi, per poi rendersi conto, grazie ai feedback ricevuti dagli americani, che avrebbero avuto bisogno di “un’intera città” di senzatetto per catturare realmente la gravità del problema.

L’ispirazione dagli Stati Uniti

Questa immersione nella realtà americana non si riflette solo nei grandi temi, ma anche nei dettagli più minuti e apparentemente insignificanti della vita quotidiana, che possono però fare una grande differenza in termini di autenticità e immersione nel gioco. Sasko ha evidenziato come elementi come la disposizione degli idranti, la posizione dei lampioni, e persino il modo in cui i bidoni della spazzatura sono collocati lungo le strade, possano variare significativamente tra gli USA e l’Europa. “Quando vai in America, ci sono cose come gli idranti, dove sono posizionati e come appaiono. I lampioni, le loro posizioni. I bidoni della spazzatura sono davanti alla casa, proprio vicino alla strada. In Polonia, in Europa, queste cose non le vedi quasi da nessuna parte, ci sono così tante differenze,” ha osservato.

La decisione di trasferire il team negli Stati Uniti si rivela quindi fondamentale non solo per una migliore rappresentazione estetica, ma anche per un’accurata e sincera rappresentazione culturale e sociale. Cyberpunk Orion mira a raccontare il lato più oscuro degli USA, andando oltre la semplice superficie distopica che era stata esplorata in Cyberpunk 2077. Sasko è fiducioso che questo trasferimento contribuirà a rendere il sequel un’esperienza globalmente più autentica e risonante con la realtà americana.

Il passo successivo a Cyberpunk 2077

Night City, la metropoli fittizia in cui si svolge Cyberpunk 2077, è caratterizzata da una distopia dove le corporazioni detengono il potere e vige la legge del più forte. Tuttavia, per Sasko e il suo team, questo non è stato sufficiente. L’obiettivo con Cyberpunk Orion è di approfondire ulteriormente le problematiche sociali e urbane che affliggono gli Stati Uniti, offrendo una narrazione che non solo intrattiene ma anche riflette criticamente sulla realtà contemporanea.

In definitiva, Cyberpunk Orion rappresenta un passo avanti significativo per CD Projekt RED. La decisione di basare il team negli USA è stata presa con l’intento di creare un gioco che non solo rispecchi più fedelmente la distopia americana, ma che riesca anche a catturare le sfumature della vita quotidiana negli Stati Uniti, rendendo la narrazione del gioco non solo più autentica, ma anche più incisiva e rilevante. Con queste premesse, Cyberpunk Orion promette di essere un seguito che non solo espande l’universo di Cyberpunk, ma lo arricchisce con una profondità e una autenticità senza precedenti.

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