di Gabriele Congiu
Sony ha finalmente alzato il velo su PlayStation 5 Pro, andando a svelare in maniera ufficiale tutte le caratteristiche della sua nuova console mid-gen che si andrà ad affiancare a PlayStation 5 Slim all’interno dell’offerta di console current gen della casa giapponese.
La presentazione ha sostanzialmente confermato tutte le principali caratteristiche emerse nelle scorse settimane, a cominciare dal design anticipato da alcuni bozzetti. Oltre a ciò, la nuova PlayStation 5 Pro è esattamente la stessa macchina che ci era stata descritta dai rumor, ovvero un aggiornamento hardware di PS5 che migliora in maniera sensibile la GPU e che sfrutta le potenzialità dell’AI per proporre un sistema di upscale del tutto inedito in ambito console. Ma andiamo a scoprirla nel dettaglio.
PlayStation 5 Pro: i miglioramento della scheda tecnica
L’arrivo di PlayStation 5 Pro permette a Sony di strappare il titolo di console più potente al mondo alla Xbox Series X di Microsoft, dal momento che la nuova ammiraglia giapponese fa un netto salto in avanti su quasi tutti i fronti. Partendo dagli aspetti più marginali, segnaliamo che PS5 Pro è ora proposta con una memoria interna da 2 TB e integra il supporto alla connettività Wi-Fi 7, ma andando al sodo troviamo i tre pilastri che rappresentano il vero salto tecnico della nuova console: GPU migliorata, prestazioni Ray Tracing raddoppiate e upscaling basato sull’AI.
Partendo dalla GPU, PlayStation 5 Pro integra il 67% in più di Compute Unite rispetto a PS5 (che passano da 36 a 60 CU) che, abbinate ad una memoria dotata del 28% di banda passante in più, garantiscono un miglioramento delle prestazioni di rendering del 45%. Ciò permette a PlayStation 5 Pro di puntare a realizzare la visione di Sony e del suo Lead Architect Mark Cerny incentrata sulla fruizione dei giochi a 60 fps.
PS5 Pro, infatti, è in grado di permettere l’esecuzione a 60 fps dei titoli in modalità qualità, ovvero quella che su PS5 base è solitamente limitata a 30 fps, offrendo quindi la possibilità di accedere ad esperienze di gioco più fluide e senza perdita di dettagli. Ovviamente questo varrà per i giochi che riceveranno l’aggiornamento in grado di renderli certificati per PlayStation 5 Pro – si parla di una quarantina di titoli al lancio e la lista include:
Alan Wake 2, Assassin’s Creed: Shadows, Demon’s Souls, Dragon’s Dogma 2, Final Fantasy 7 Rebirth, Gran Turismo 7, Hogwarts Legacy, Horizon Forbidden West, Marvel’s Spider-Man 2, Ratchet & Clank: Rift Apart, The Crew Motorfest, The First Descendant, The Last of Us Part II Remastered
Ma i miglioramenti ci saranno anche in assenza di aggiornamenti, dal momento che PlayStation 5 Pro integra anche il nuovo PS5 Pro Game Boost che permette di migliorare e stabilizzare le prestazioni dei giochi PS4 e PS5 già esistenti.
Per quanto riguarda il Ray Tracing, Sony ha confermato che PlayStation 5 Pro è in grado di produrre prestazioni doppie e, in alcuni casi, persino triple rispetto a PS5. Su questo aspetto non è scesa molto nel dettaglio, ma il miglioramento dovrebbe provenire sia dalla presenza di un maggior numero di unità hardware dedicate al RT, sia all’utilizzo di una nuova architettura di questa componente che sembra provenire direttamente dai lavori svolti da AMD su RDNA4.
Per finire, PlayStation 5 Pro è dotata di un nuovo hardware in grado di gestire in maniera più efficiente i calcoli di machine learing e questo ha permesso di integrare la tecnologia PSSR, PlayStation Spectral Super Resolution, ovvero un sistema basato sull’intelligenza artificiale che dovrebbe garantire risultati eccellenti e estremamente superiori a FSR 2.0 per quanto riguarda l’upscale e la ricostruzione delle immagini. Questo permetterà a PS5 Pro di offrire immagini con output in 4K (ma si menziona anche l’8K) estremamente fedeli e dettagliate.
Design in linea con i modelli attuali
Con PlayStation 5 Pro, Sony ha deciso di continuare a seguire le linee di design introdotte con il modello Slim, andando a riproporre un look sostanzialmente identico che si differenzia solo per la presenza delle tre bande oblique che tagliano in due la console. Nell’immagine che vedete poco sopra, potete notare le differenze rispetto a PlayStation 5 Slim e aggiungiamo che l’altezza di PlayStation 5 Pro è in linea con quella della prima versione della console Sony. Oltre a ciò, segnaliamo che la parte frontale ha perso la porta USB di tipo A, preferendo invece l’adozione di due porte USB-C.
Il tasto dolente: prezzo e configurazioni
Veniamo quindi al vero tasto dolente della presentazione di PlayStation 5 Pro: il prezzo e la configurazione proposta. Sì perché PS5 Pro sarà disponibile dal 7 novembre al prezzo di ben 799,99 euro, una cifra che sicuramente in pochi ipotizzavano per una console mid-gen. Purtroppo però questo è il prezzo di partenza, dal momento che l’unica versione di PlayStation 5 Pro ad essere commercializzata sarà quella Digital, mentre per poter accedere al lettore ottico sarà necessario acquistare separatamente quello proposto con PlayStation 5 Slim.
Ciò significa che bisogna aggiungere altri 119,99 euro per dotare PlayStation 5 Pro della possibilità di leggere i dischi fisici, mentre sono necessari altri 29,99 euro per acquistare la base necessaria a mantenere la console in verticale. Insomma, poco meno di 950 euro per il pacchetto completo.
Si tratta senza dubbio di un netto cambio di rotta rispetto al passato, visto che – per fare un esempio in casa Sony – PlayStation 4 Pro venne proposta nel 2016 allo stesso prezzo di lancio di PS4 nel 2013, forte del calo di prezzo del modello base. Con PlayStation 5 questo non è accaduto, visto che PS5 è addirittura aumentata di prezzo nel corso dei suoi primi 4 anni di vita, tuttavia i 799,99 euro di PlayStation 5 Pro appaiono comunque fuori scala, anche al netto delle migliorie introdotte.
Se però siete interessati all’acquisto della nuova console, vi ricordiamo che i preordini partiranno dal 26 settembre sul sito ufficiale PlayStation, mentre dal 10 ottobre presso i partner selezionati.