The Last of Us Online fu cancellato in seguito ad un consiglio di Bungie

di Gabriele Congiu

A fine 2023 una notizia scosse in maniera molto importante i possessori di PlayStation 5: The Last of Us Online – noto in quel tempo come Factions – venne ufficialmente cancellato da Naughty Dog, questo qualche mese dopo aver mostrato i primi artwork ufficiali del gioco.

La notizia ebbe enorme risonanza per diversi motivi, primo tra tutti il forte contrasto tra questa scelta e la svolta che Sony aveva cominciato ad intraprendere nei mesi precedenti, ovvero quella fortemente improntata verso lo sviluppo di giochi live service. Secondariamente, la notizia sembrava anche una prima vera e propria battuta d’arresto di Naughty Dog; sino a quel momento il team era considerato a tutti gli effetti il vero e proprio araldo dei PlayStation Studios, quindi assistere ad una cancellazione così improvvisa per un titolo di una IP importante come The Last of Us – memore anche del successo della serie TV – non era un qualcosa di prevedibile, nonostante i rumor indicassero questa direzione già da tempo.

Oggi la vicenda di arricchisce di un nuovo dettaglio interessante, dal momento che il noto giornalista Jason Schreier ha svelato nuovi dettagli riguardo l’episodio, sottolineando il ruolo avuto da Bungie in questa scelta molto dura.

Il ruolo di Bungie nella cancellazione di The Last of Us Online

Facciamo un passo indietro, più precisamente a febbraio 2022, quando Sony annunciò l’acquisizione di Bungie. In quell’occasione era emerso come la software house avrebbe mantenuto una forte indipendenza nella gestione dei suoi titoli – oggi minacciata dai recenti licenziamenti -, tuttavia il suo know how sul campo dei live service sarebbe stato fondamentale per guidare i team dei PlayStation Studios verso la giusta direzione.

Secondo quanto emerso dalle ultime indiscrezioni di Schreier, pare che Bungie abbia svolto questo lavoro di consulenza anche per Bungie, arrivando a consigliarle di fare molta attenzione nel dedicare tutte le sue risorse allo sviluppo di un live service come quello che si apprestava a lanciare. Sembra infatti che, a differenza di quanto si credeva, lo stato dei lavori di The Last of Us Online non stesse procedendo male, quindi il gioco non è stato cancellato per questo motivo, bensì a causa di un importante ripensamento interno di Naughty Dog, in seguito allo scambio di pareri con Bungie.

Il titolo avrebbe potuto rappresentare sia un successo che una condanna per tutto il team, dal momento che le risorse finanziare e umane necessarie a mantenere attivo un live service sono davvero ingenti. Probabilmente la decisione è stata molto sofferta, ma anche lo stesso Schreier sottolinea come questa potrebbe essere stata molto lungimirante e intelligente.

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